Vigili del fuoco senza fondi, sotto organico e mal pagati

(Dal Piccolo, Gorizia) Pochi e sempre più vecchi. Il comando provinciale dei vigili del fuoco conta un organico di 190 persone diviso su quattro turni e tre sedi e all’appello non mancano solo i 17 operativi, mancano anche 8 amministrativi e 9 tecnici. L’età  media è di 50 anni. È poi c’è il problema delle qualifiche, a cominciare da quella del capo partenza. La funzione manca e deve essere svolta dal capo squadra che, a sua volta, in caso di necessità , non può uscire con i suoi uomini perché deve coordinare l’attività  dalla caserma. A questi problemi sidvtraiteurvar.fr aggiungono poi quelli dei distaccamenti stagionali e dei debiti contratti per la manutenzione dei mezzi e per il carburante.
A fare il punto sulla situazione, ieri a Ronchi dei Legionari, è stato il coordinatore Cgil-Funzione pubblica per i vigili del fuoco Renato Chittaro. L’occasione è arrivata dalla visita in regione del segretario nazionale Fp-Cgil Adriano Sgrò e del coordinatore nazionale per i vigili del fuoco dello stesso sindacato Mario Mozzetta. Ad accompagnarli c’erano anche il segretario generale Fvg Mafalda Ferletti e quello provinciale Luca Manià . «In ambito locale – ha sFake Handbagspiegato Chittaro – dobbiamo aprire i distaccamenti stagionali che, per un decreto legge, dovrebbero stare aperti tutto l’anno, ma che, per problemi di personale, non lo sono. A Grado poi c’è anche da affrontare la questione della sede. Più in generale, in tutti i comandi ci sono debiti a tre cifre perché i mezzi sono datati e hanno bisogno di manutenzione e di carburante. Fino a che officine e fornitori saranno disponibili, andremo avanti,replica louis vuitton handbags ma poi? Se ci tolgono le basi, noi non possiamo andare da nessuna parte e tutto il discorso della sicurezza viene a cadere. I comandanti si danno da fare, ma anche loro trovano tante porte chiuse».
Sgrò e Mozzetta hanno sottolineato entrambi la distanza che esiste tra l’attività  svolta dai vigili del fuoco (da tutti apprezzata e lodata a livello pubblico) e la poca attenzione che il corpo riceve dal mondo della politica nazionale. «Noi chiediamo l’apertura di un confronto sul contratto collettivo e sull’organico, ma anche la soluzione relativa alla questione del coordinamento delle attività . Quella in cui ci troviamo è una situazione drammatica che non può essere sottovalutata oltre». «Credo che quella dei vigili del fuoco sia l’unica divisa che viene sempre percepita in modo positivo dalla gente – ha notato Ferletti -, non si spiegano quindi i tagli a cui il corpo è sottoposto». (s.b.)