Sanità , in arrivo mille tagli all’anno

(Dal Piccolo, Regione) «La giunta Tondo intende centralizzare la sanità a Trieste e tagliare 5mila dipendenti nel prossimo quinquennio. Una autentica Caporetto». La Cgil incontra l’assessorato alla Sanità e trova confermate «le peggiori ipotesi sui destini socio-assistenziali in Friuli Venezia Giulia: migliaia di operatori in meno e servizi pubblici ridotti ai cittadini».
A denunciare l’operazione tagli sono Mafalda Ferletti e Alessandro Baldassi della segreteria Cgil-Fp poche ore dopo l’incontro di ieri mattina dei sindacati della funzione pubblica con il direttore centrale Paolo Basaglia, in assenza di un indisposto Vladimir Kosic. «La giunta Tondo – sostiene la Cgil – sta mandando in onda un programma intitolato “Palla al centro ( a Trieste in direzione Sanità) e tagliare».
Tagliare drasticamente, insistono Ferletti e Baldassi, «sia la risposta di ospedali e distretti alla domanda di cura e prevenzione, sia gli organici di infermieri e personale di assistenza». In cantiere, secondo i dati forniti dalla Cgil, c’è una sforbiciata di un migliaio di operatori all’anno: «In 5 anni fanno 5mila dipendenti in meno su 20mila in servizio. Una autentica Caporetto del servizio pubblico che costringerà tantissime famiglie e cittadini a decidere per “meno cura e assistenza” o a rivolgersi al privato pagando di tasca propria».
L’obiettivo, prosegue Ferletti, «che naturalmente non viene dichiarato ma è scritto a chiare lettere nei provvedimenti formali e nei numeri, verrebbe raggiunto attraverso una gigantesca operazione di accentramento delle decisioni a Trieste (in assessorato e direzione della Salute) esautorando così nei fatti le competenze dei direttori generali delle aziende e quelle dei sindaci e ponendo pesanti limitazioni alle assunzioni di tipo procedurale ed economico».
Baldassi spiega ulteriormente: « La Finanziaria regionale parla chiaro: la regola base dice che si possono assumere solo 2 dipendenti ogni 10 cessati dal servizio. Le deroghe, comunque limitate, devono avere il via libera da Trieste. Ma ci saranno deroghe? E in tempo utile?». E ancora: «Le risorse che la Regione ha attribuito alle aziende sono di gran lunga inferiori alla crescita standard dei costi della sanità: l’aumento reale viaggia attorno al 4,5/5% mentre il finanziamento è aumentato meno del 2%. L’effetto dei due provvedimenti sarà, appunto, un taglio di almeno mille operatori all’anno. E, se ciò non bastasse, l’assessorato ha da poco trasmesso alle aziende una serie di parametri per rifare gli organici: parametri draconiani che obbligheranno i direttori generali a operare tagli aggiuntivi. In linea con questo ritorno al passato, l’assessorato Kosic – conclude la Cgil – non ha riproposto per il 2010 i progetti regionali di produttività per l’aumento degli interventi e delle ispezioni nei cantieri e nelle fabbriche sulla sicurezza sul lavoro, nonostante la regione sia tra le peggiori in Italia in questa statistica. Una scelta gravissima e indicativa del grado di sensibilità nei confronti del mondo del lavoro espresso dalla giunta».(Marco Ballico)