Rosarno: no alla violenza, no ad ogni forma di sfruttamento

La Fp-Cgil condanna ogni forma di violenza, “senza se e senza ma”, poiché essa non solo non risolve i problemi, ma genera altra violenza. Condanna, allo stesso modo, ogni forma di sfruttamento dei lavoratori migranti e il trattamento da bestie, riservato dai loro sfruttatori a Rosarno, fino a farne oggetto di tiro a segno, che ha provocato la loro reazione perché colpiti nella loro dignità di lavoratori e di uomini.
Gli sfruttatori e la stessa legge Bossi -Fini trattano i migranti come esseri inferiori. Di fatto non vogliono consentire la loro integrazione, facendo leva sul fatto che si ha il timore di dover rinunciare ai privilegi raggiunti e condividere con altri il proprio benessere. La paura, l’odio, l’intolleranza, il razzismo di cui si fa portatore, attraverso le sue scelte, l’attuale Governo possono generare altri mostri, già conosciuti nel passato della storia europea, di cui i lavoratori italiani e stranieri non sentono alcun bisogno.
Al Governo chiediamo:
– di non affrontare l’immigrazione solo attraverso la soluzione dei fatti di Rosarno, limitandosi tra l’altro alla colpevolizzazione dei migranti, senza colpire nello stesso tempo chi ha scatenato ed alimentato i gravi fatti accaduti, ma di garantire rispetto, dignità e sicurezza di tutti, italiani e stranieri;
– di affrontare e risolvere la disgregazione in atto nella società italiana, a partire dal mondo del lavoro, per affermare solidarietà e tolleranza e garantire quella dignità ad uomini e donne, italiani e stranieri, che solo il lavoro può dare.
Antonio Crispi, segreteria nazionale Fp-Cgil