Le Rsu del comune di Monfalcone: no alle esternalizzazioni selvagge

Oggi si appalta la mensa degli asili nido, domani sarà la volta della cucina della casa di riposo che dopodomani sarà interamente esternalizzata. Sono queste le scelte del Comune di Monfalcone? La Rsu e le segreterie provinciali di Cgil e Cisl contestano questa politica di gestione dei servizi rivolti alle fasce più indifese dei cittadini: i bambini e gli anziani.
Il lavoro pubblico nella gestione dei servizi alla persona è garanzia:
– di accesso per tutti al diritto all’assistenza e alla cura
– di servizi efficienti e di qualità perché fuori dalle logiche del mercato e del profitto
– di presenza costante e qualificata degli operatori nel rapporto con le persone.
Certo, per l’amministrazione gli appalti esterni possono anche non essere convenienti dal punto di vista economico (e spesso non lo sono affatto!) ma lo sono invece per tutta una serie di altri motivi:
– la gestione del personale non è più in carico al Comune
– i congedi per maternità, le ferie, le malattie sono problemi della ditta.
Pazienza se:
– gli operatori delle ditte/cooperative cambiano frequentemente
– se, di conseguenza, non è garantita la continuità nei rapporti con le persone
– se i lavoratori delle ditte/cooperative sono spesso precari, con salari più bassi e con minori tutele
– se non ricevono la formazione necessaria
– se, per tutti questi motivi, il servizio perde di qualità ed efficienza
– se i cittadini pagano rette più alte.
Fatti recenti di cronaca hanno portato a galla situazioni di mala gestione anche in strutture assistenziali della nostra Regione.
Per tutti questi motivi diciamo:
– No all’appalto del servizio di cucina degli asili nido e della casa di riposo
– No all’esternalizzazione della gestione della casa albergo.
Questa non è solo una battaglia sindacale. Dobbiamo difendere un’idea di società che garantisca, attraverso le Istituzioni, una qualità di vita dignitosa a tutti i cittadini in ogni fase della loro vita.
Alle amministrazioni della provincia di Gorizia, e al sindaco di Monfalcone in qualità di presidente regionale dell’Anci, chiediamo una presa di posizione chiara e precisa anche nei confronti del Governo, perché non si parli sempre e solo di tagli, ma si ricominci ad investire sui lavoratori e sui servizi pubblici.