Il tempo è scaduto. Sciopero generale dei comparti pubblici

Sciopero generale di tutti i comparti pubblici. Lo ha proclamato la Fp Cgil per venerdì 11 dicembre, per protestare contro il mancato finanziamento dei contratti in finanziaria, contro un Governo che esclude il dialogo e impone le scelte, per difendere i diritti dei dipendenti pubblici, messi in discussione dalla legge 15 del ministro Brunetta e dalla totale umiliazione della democrazia sindacale.
La costante ricerca della sintesi unitaria con Cisl e Uil, ricerca continuata anche in queste settimane, non ha dato ancora i suoi frutti. In una tale situazione, una grande organizzazione come la Cgil , pur continuando a perseguire il percorso unitario, non può sottrarsi alla sua missione sindacale.
È per questo che effettueremo uno sciopero generale di 8 ore di tutti i comparti pubblici, che culminerà in 3 manifestazioni interregionali. La manifestazione interregionale del Centro Italia si terrà a Roma in Piazza del Popolo, congiuntamente a quella dell’Flc Cgil.
– Per contrastare una legge finanziaria che non prevede i rinnovi dei contratti pubblici.
– Contro il tagli del salario accessorio e le decurtazioni per assenza per malattia.
– Per combattere la controriforma Brunetta che elimina i contratti nazionali e mortifica il lavoro, per chiedere la sua abrogazione.
– Per il diritto al contratto nazionale e la stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori precari in tutti i comparti pubblici.
– Per un incremento tabellare di 150 euro nel prossimo triennio.
– Per sostenere il ruolo delle Rsu e rivendicarne la convocazione delle elezioni, per difendere la democrazia.