Costituzione, la demagogia di Brunetta

«Il ministro Brunetta inaugura il 2010 con un’altra delle sue bordate eversive. Dalle riforme solo annunciate, alla reazione urlata». Con queste parole, Carlo Podda, segretario generale della Fp Cgil, replica alle dichiarazioni del ministro della Funzione Pubblica in merito all’articolo 1 della Costituzione.
«Con la crisi economica che diventa emergenza sociale ed il dramma dei licenziamenti e della cassa integrazione – continua Podda – invocare la modifica della prima parte della Costituzione, soprattutto dell’art 1, mi sembra davvero paradossale. Ha ragione il Presidente Napolitano a difendere le regole ed i valori fondanti la nostra Repubblica, che sono contenuti in quella prima parte della Costituzione che irrita tanto Brunetta».
«Già in occasione dello sciopero generale di tutti i comparti pubblici dell’11 dicembre – prosegue Podda – sostenemmo la necessità di una mobilitazione in difesa della nostra Carta e dei suoi valori. Qualora non fossimo di fronte all’ennesima operazione mediatica e nell’esecutivo ci fosse davvero l’intenzione di modificare la nostra Costituzione nelle sue fondamenta, sappiano Brunetta ed il Governo che troveranno una risposta netta, generalizzata, di quel sindacato ed di quel movimento dei lavoratori che sono stati tra i protagonisti della conquista della nostra Repubblica, e come è spesso accaduto saranno per l’ennesima volta gli anticorpi della nostra democrazia. L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro – conclude Podda – Brunetta se ne faccia una ragione».