Case di riposo pubbliche a rischio privatizzazione

In Regione “viaggia” da qualche tempo un testo di legge che punta a trasformare le attuali case di riposo pubbliche (Asp) in strutture private (fondazioni). Per risparmiare? E a spese di chi? Noi temiamo che la ricetta sia sempre la stessa: tagliare gli stipendi e aumentare l’orario di lavoro. Adesso non si può fare, ma con le fondazioni sì. Le fondazioni, infatti, essendo private, potranno applicare a tutti gli operatori (diretti ed anche in appalto, a mano a mano che scadranno gli appalti) il contratto di volta in volta più conveniente.
Non solo: il personale delle cooperative eventualmente assorbito dalla fondazione potrà  essere assunto con le nuove regole del jobs act, che consentono di licenziare anche se il giudice dichiara illegittimo il licenziamento.
Abbiamo già  stoppato l’emendamento fondazioni pochi giorni fa. Per evitare che sia riproposto nella manovra fi nanziaria discussa in Consiglio regionale, in questi giorni la Cgil vigilerà  durante i lavori consiliari. Per fermare la privatizzazione, dire no al peggioramento delle condizioni di lavoro, salvare la qualità  dell’assistenza.