«Case di riposo, giunta inadempiente»

Anziani tenuti a stecchetto nelle case di riposo comunali di Trieste? Nulla di strano, secondo Cgil, Cisl e Uil regionali, «vista l’assenza della giunta Tondo su miglioramento degli standard, controlli e sanzioni». I sindacati denunciano in particolare la mancata applicazione delle regole deliberate nel dicembre 2008, sottoposte a una sperimentazione i cui esiti rimangono «più segreti di un documento del Pentagono». «I nuovi standard regionali di assistenza di base nelle case di riposo, alimentazione compresa, sono quasi la fotocopia di quelli di 20 anni fa – afferma Donatella Sterrentino (Cgil) air max 90 pas cher-. Questo perché non sono state accolte le richieste sindacali unitarie, eccezion fatta per l’assistenza ad anziani gravissimi, lievemente migliorata».
Cgil, Cisl e Uil chiedevano un anno e mezzo fa un’assistenza di 31,5-80-120 minuti al giorno a posto letto a seconda della gravità  ma si sono visti fissare i minuti a quota 21-70-90. Nessun miglioramento, ricorda Alessandro Baldassi (Cgil), nemmeno sugli standard strutturali, «con la conferma della possibilità  di 4 posti letto per stanza e il mancato obbligo dell’impianto di condizionamento». Ma, è il nodo chiave, il nuovo regolamento non è nemmenolouis vuitton pas cher operativo: «A oltre un anno di distanza dalla delibera non è stato reso pubblico l’esito della sperimentazione e nulla si sa sui tempi di applicazione. L’attività  di vigilanza è rimasta sulla carta in quanto la giunta ne rinvia la realizzazione a un futuro indefinito».
La Cisl, con Pierangelo Motta, conferma: «Non sono mai state date gambe al regolamento.Fake Handbags On Sale Eppure è necessario che parta per mettere tutte le case di riposo in rete». Motta si concentra soprattutto sulla formazione: «Nelle strutture socioassistenziali operano con grande spirito di sacrificio circa 2mila operatori, oltre la metà  del totale, senza la qualifica prevista. Chiediamo alla Regione di avviare subito un piano straordinario di formazione che trasformi gradualmente queste persone senza titolo in operatori sociosanitari. Passaggio fondamentale per una maggiore qualità  nell’assistenza e la valorizzazionefake watches uk dei lavoratori».
Luciano Bressan (Uil) rilancia l’urgenza di un incontro con Vladimir Kosic: «Non da oggi chiediamo di sederci a un tavolo. La denuncia di quanto accade a Trieste speriamo sia convincente». Un vertice servirebbe anche ad aprire l’agenda alla voce posti letto. Nel novembre 2008 la giunta Tondo stabilì in 7.300 il fabbisogno regionale a fronte di una presenza reale di 10.400 posti letto nelle case di riposo. «Alle parole – concludono i sindacati – non sono seguiti i fatti, vale a dire il potenziamento di assistenza domiciliare e centri diurni». (m.b.)