Camera di Commercio di Udine, Rsu contro i tagli

«Una riforma del sistema camerale basata su tagli indiscriminati alle attività  degli enti si tradurrebbe in una perdita certa di servizi al territorio, alle imprese stesse e alle altre pubbliche amministrazioni». È quanto sostiene la Rsu dei dipendenti pubblici della Camera di Commercio di Udine, dove operano 82 lavoratori con contratto autonomie locali più 32 con contratto del terziario, in una nota diffusa oggi riguardo alle ipotesi di riassetto del Registro delle imprese e del sistema camerale.
Fermo il no dei a qualsiasi ipotesi di ridimensionamento del registro delle imprese: «L’iscrizione al Registro – scrivono i delegati Cgil-Cisl-Uil – è regolata dal Codice Civile, attribuisce efficacia giuridica alla costituzione dell’impresa e pubblicità  legale sulle sue attività . Uno strumento indispensabile ecartier replica watches gestito imn modo efficiente, che non può essere affidato a soggetti privati, così come l’iscrizione non può essere lasciata alla discrezionalità  del singolo imprenditore».
Ma l’appello della Rsu non riguarda soltanto il registro imprese. «Le Camere di Commercio – si legge ancora enlla nota – sono l’interfaccia più efficiente delle imprese con la pubblica amministrazione. Gli 8.000 dipendenti rolex replica watchespubblici e i 4.000 dipendenti dell’indotto camerale, con i loro elevati livelli di professionalità , rivendicano da parte loro l’efficacia e l’efficienza con cui svolgono fake ray ban sunglassesaltre importanti funzioni quali la tenuta dell’Albo Artigiani, la tutela del consumatore, la mediazione extragiudiziale delle controversie, il sostegno al credito, all’innovazione, all’internazionalizzazione, e all’imprenditoria giovanile e femminile, le rilevazioni statistiche, la difesa del Made in Italy con il rilascio dei certificati di origine, la registrazione dei marchi e dei brevetti, altre funzioni delegate dal ministero dell’Economia o dalle Regioni come la gestione degli sconti benzina in Fvg».