Trieste: Csm e consultori, i lavoratori rilanciano

Verso lo sciopero il personale del Centro salute mentale di via Gambini, a Trieste, in stato di agitazione per il ripristino del servizio su 24 ore, da riattivare anche attraverso un numero adeguato di assunzioni, che non preveda la mera copertura del turnover 2024. È l’esito dell’assemblea convocata martedì 19 marzo dalle segreterie provinciali di Fp-Cgil e Fials, al termine della quale i lavoratori hanno mandato alle due sigle di attivare l’iter per la proclamazione di uno sciopero del personale della struttura.

Al centro dell’assemblea il verbale recentemente sottoscritto con Asugi da Cisl, Uil e Nursind, che secondo i lavoratori non fornisce garanzie sul ripristino dell’orario notturno, secondo l’impegno assunto dall’Azienda nel maggio del 2023. Con il servizio sulle 12 ore, si legge nel documento approvato a fine assemblea, a rimetterci sono gli utenti che necessitano di ricovero notturno, costretti a logoranti trasferimenti nelle strutture di Domio o del Maggiore, con disagi per gli assistiti e personale sottratto dal lavoro di assistenza. Unica causa della mancata riattivazione del turno notturno, per Fp-Cgil e Fials, la mancanza di personale: i lavori di ristrutturazione in corso in via Gambini, infatti, non limitano la disponibilità di posti letto diurni. Da qui la richiesta di nuove assunzioni, almeno 5 infermieri e 2 Oss, per colmare i vuoti di organico apertisi negli anni passati.

Altra vertenza in corso quella sulla riorganizzazione dei consultori, anch’essa al centro di un’assemblea con i lavoratori del settore, tenutasi lunedì 18 sempre su iniziativa di Fp-Cgil e Fials. Diverse anche in questo caso le criticità denunciate da sindacati e lavoratori: gli interventi da mettere in atto per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli utenti, i tempi di realizzazione della palestra in via Stock, la situazione della sede spoke di San Dorligo della Valle, che nel corso degli anni ha palesato diversi problemi, sia per le sue dimensioni che limitano l’operatività che per la privacy dell’utenza. Tra le incognite da risolvere anche quella relativa alla nuova turnistica di 12 ore alla gestione delle gravidanze fisiologiche, che richiede un’adeguata dotazione di spazi e di personale medico e infermieristico. I lavoratori, al termine dell’assemblea, hanno chiesto a Fp-Cgil e Fials di attivare la procedura di conciliazione, «confidando nel buon senso e nella disponibilità dell’Azienda ad accogliere le richieste dei suoi dipendenti».