Comparto unico, aumenti e arretrati in arrivo per i 13mila degli Enti locali

«Finalmente, con questa firma, si concretizza un risultato concreto per i lavoratori, in termini di aumenti salariali, con i relativi arretrati». La segretaria generale della Funzione pubblica Cgil Orietta Olivo commenta così la firma finale del contratto 2019-2021 del Comparto unico Regione-enti locali, siglato questa mattina nella sede della Regione a Udine, quattro mesi dopo la pre-intesa del 16 marzo. «Siamo consapevoli – dichiara ancora Olivo – che gli aumenti previsti dal contratto non bastano a compensare l’impennata dell’inflazione e che si tratta di un risultato che arriva con un anno e mezzo di ritardo rispetto alla vigenza del contratto, ma proprio per questo siamo pronti ad avviare fin da settembre il confronto sul contratto 2022-24, forti anche della disponibilità  espressa dall’assessore Roberti. Una trattativa, quella che si profila, che dovrà  introdurre significative novità  anche nella parte giuridica, a partire dall’ordinamento professionale». 
GLI AUMENTI Il contratto, in rapida sintesi, prevede aumenti del 3,45% sulla parte tabellare, che corrispondono a incrementi salariali di 65 euro (in tre tranche) per la categoria A, 68 per la B, 73 per la C e 83 euro per la D, ovviamente per tredici mensilità . Tra le principali novità  anche un incremento da 586 a 720 euro annuali del salario accessorio per tutti i dipendenti del comparto, con decorrenza 1° gennaio 2023, il recepimento della norma dell’ultima legge di bilancio, finanziata al di fuori dei costi contrattuali, che stanzia 9 milioni di euro (3 milioni all’anno per tre anni) per coprire le differenze stipendiali tra dipendenti della Regione e degli Enti locali.
ARRETRATI SUBITO: L’APPELLO DELLA FP UDINE «Vista l’immediata esigibilità  del contratto sottoscritto, chiediamo a tutte le amministrazioni del comparto unico di adoperarsi per la liquidazione degli arretrati spettanti ai lavoratori già  con la busta paga di agosto 2023 oppure, nel caso questo non sia possibile, al massimo con la busta paga di settembre 2023, come extrema ratio». A lanciare l’appello la segreteria della Fp Cgil di Udine, con Federico Fortin e Vanessa Spanò. «La Funzione pubblica Cgil di Udine – dichiarano Fortin e Spanò – monitorerà  situazioni di eventuale immotivato ritardo nella liquidazione degli arretrati, impegnandosi ad attivarsi immediatamente con le amministrazioni ritardatarie per il pagamento in tempo brevissimo di quanto dovuto ai lavoratori». Buone notizie, intanto, arrivano dal Comune capoluogo: «Valutiamo molto positivamente – fanno sapere i due sindacalisti Fp – il fatto che il Comune di Udine si sia attivato in anticipo rispetto alla data della sottoscrizione formale del contratto e che, nella seduta del Consiglio comunale del 17 luglio, sia stata già  approvata la variazione di bilancio per 2,8 milioni a copertura del pagamento degli aumenti contrattuali, con erogazione degli arretrati già  con la mensilità  di agosto».