Uti isontine: la Cgil scrive ai presidenti: enti in totale abbandono

La Fp Cgil
di Gorizia ha dovuto scrivere alle assemblee dei sindaci delle due Uti
dell’isontino, avendo riscontrato in più occasioni quello che sembra il totale
abbandono di questi enti che, almeno parzialmente, dovrebbero assumere sul
territorio i compiti della cancellata Provincia.
Evidenziando ai presidenti Marchesan e Ziberna le differenti criticità  delle
due Uti, si è chiesto un intervento forte della politica, che decida se vuole
far funzionare le Unioni procedendo ad assumere il personale che manca o se
abbandonarle definitivamente, lasciando liberi i pochissimi dipendenti
assegnati di trovare migliore collocazione in altri enti (comuni) che li hanno
già  richiesti.
Oggi la Uti
Carso Isonzo Adriatico ha in dotazione una sola dipendente, (il comune più
piccolo della provincia ne ha almeno quattro), mentre l’Uti Collio Alto Isonzo
ha qualche persona in più, ma si accolla anche qualche funzione dell’altra
Unione, come l’edilizia scolastica, e comunque anch’essa manca di personale e
di una strutturazione organica.
Quello che si chiede è che i servizi ai cittadini possano essere erogati bene e
che le due strutture siano messe in grado di farlo, senza essere considerare
soltanto contenitori di raccolta dei finanziamenti dalla Regione: si tratta
anche di utilizzarli al meglio, permettendo al poco personale che c’è di
lavorare in condizioni migliori di quelle attuali, che non sono più accettabili.