Sanità , Cgil all’attacco: «Sulle linee di gestione ritardi ingiustificati»

«Le incognite legate alla gestione della pandemia non bastano a giustificare la mancata approvazione delle linee annuali per la gestione del Servizio sanitario regionale». È quanto sostiene la Cgil Friuli Venezia Giulia, con la segretaria confederale Rossana Giacaz e con Orietta Olivo, numero uno regionale della Fp Cgil, il sindacato di categoria della sanità  e del pubblico impiego. Giacaz e Olivo, in una nota congiunta, puntano il dito sulla delibera 105 del 29 gennaio, con la quale la Giunta differisce sine die l’approvazione delle linee. «Una scelta sbagliata – spiegano le due esponenti della Cgil – non soltanto perché aggiunge ritardo a ritardo, visto che il documento andava discusso e approvato nel 2020, ma soprattutto perché continua a lasciare le Aziende sanitarie in un quadro di forte incertezza, non fornendo loro il necessario supporto finanziario e programmatico per gestire, in primis, l’emergenza personale».
Se la Giunta giustifica il rinvio delle linee con le incognite legate all’evoluzione del quadro pandemico, con la necessità , ancora inevasa, di coordinare il quadro finanziario del Ssr con i trasferimenti straordinari dello Stato e con la mancata definizione di alcuni istituti contrattuali del personale, la Cgil lancia l’allarme sulle possibili ripercussioni di una «navigazione a vista che giustifica e aggrava l’inerzia delle aziende sanitarie sul fronte delle assunzioni, inerzia che ha condizionato negativamente la gestione della seconda ondata dell’epidemia». Da qui, per la Cgil, la necessità  di «definire senza ulteriori ritardi linee strategiche che, oltre a garantire la gestione dell’ordinario, pongano già  le basi per consentire quegli interventi straordinari di investimento sul personale, sui servizi territoriali e sui dipartimenti di prevenzione che sono indispensabili non soltanto per migliorare la strategia di contrasto al virus, ma anche per iniziare a dare una risposta agli obiettivi strategici dell’ultima riforma sanitaria».