Primo Maggio, ventimila in piazza per il lavoro che non c’è

Lavoro, lavoro e ancora lavoro per il Primo Maggio del Friuli Venezia Giulia. L’appello di Cgil, Cisl e Uil rimbalza forte ed unanime nelle piazze della regione, dove – tra Cervignano, Gradisca, Trieste, Pordenone e Lauco – sono scese in corteo oltre 20mila manifestanti. Per chiedere lavoro, nuova e buona occupazione, ma anche aiuti concreti per i giovani. E’ attorno a loro, oltre che alle migliaia di persone che hanno già  perso o vedono a rischio il posto di lavoro, che i Sindacati fanno quadrato. E sono chiare anche le richieste alla politica, lanciate proprio dai rappresentanti delle tre organizzazioni confederali.
I SEGRETARI REGIONALI. «Dalla nuova Giunta
louis vuitton sac pas cherregionale, quando si sarà  insediata – incalza da Gradisca, il segretario regionale della Cgil, Franco Belci – ci aspettiamo un’azione di governo basata su un confronto stabile con le parti sociali. Nella consapevolezza che per uscire dalla crisi è indispensabile riprendere in mano il filo delle politiche industriali, delle politiche attive per il lavoro e degli strumenti di programmazione». Tra le priorità  per il nuovo governo regionale «il finanziamento degli ammortizzatori in deroga, un piano straordinario per l’edilizia scolastica e per la messa in sicurezza del territorio, misure di sostegno al reddito e dell’occupazione giovanile».
“La nostra regione – esorta il segretario generale della Cisl, Giovanni Fania, rivolgendo un pensiero forte anche alle donne vittime di violenza e alle due impiegate perugine uccise sul lavoro –
discount fake bags deve tornare a scommettere sul manifatturiero, deve sostenere i percorsi di innovazione ed essere maggiormente attrattiva: solo così il lavoro potrà  ripartire e tutto il Paese tornare a crescere. Fino ad oggi abbiamo tamponato gli effetti della crisi, ma ora è arrivato il momento di andare oltre e guardare allo sviluppo, attraverso interventi di medio-lungo termine. Occorre scommettere di più e meglio sulle nostre eccellenze, ma anche avviare riforme concrete sui livelli istituzionali e i costi della politica. Un appello “per un patto di coesione tra tutte le forze sociali, politiche e istituzionali, al fine di promuovere le ragioni della crescita, interrompendo la spirale del rigore che sta alimentando l’attuale situazione di recessione”, arriva dal segretario regionale della Uil, Giacinto Menis, intervenuto a Gradisca.
TRIESTE. “Il Primo Maggio non è solo una festa, ma un momento di lotta perché 3 milioni di persone, in Italia, hanno perso il lavoro e 3 milioni e mezzo non lo cercano più. La disoccupazione in certe fasce d’età , specie tra i giovani, sfiora il 40% – tuona dal palco di piazza Unità  Antonio Foccillo, segretario confederale della UIL.” Il sindacato deve battersi perché al primo posto di ogni iniziativa politica venga messo il lavoro. Bisogna attuare una defiscalizzazione a favore delle aziende che investono in ricerca e occupazione. Si devono detassare salari e pensioni per favorire consumi e occupazione. Serve favorire l’accesso al credito, con intese tra banche, sindacati e Governo”.
CERVIGNANO. Riflettori puntati sul lavoro, ma anche sulla situazione del commercio, a Cervignano, dove la storica manifestazione
air max pas cher della Bassa Friulana è stata aperta da una quindicina di dipendenti del negozio Obi di Reana del Rojale. In “divisa” arancione e in testa al corteo con lo striscione Obi…obiettivamente tutti a casa hanno testimoniato (anche con un intervento dal palco) la loro condizione, con l’azienda che non recede dalla volontà  di licenziarli, e quella di tutti gli addetti del commercio. Forte la protesta, accompagnata da un volantinaggio delle categorie di Cgil, Cisl e Uil, contro la deregulation selvaggia degli orari i lavoro e le tante serrande rimaste aperte il 25 Aprile e il Primo Maggio. In piazza, con i trattori della Confederazione italiana agricoltori, anche una compatta rappresentanza di sindaci e tantissimi giovani. A chiudere la manifestazione il segretario nazionale della Slc Cgil, Massimo Cestaro. «In un Paese dove dall’inizio dell’anno sono fallite oltre 4mila aziende, dove continuano a crescere la disoccupazione, il ricorso agli ammortizzatori e la precarietà , dove 9milioni di persone non sono in grado di pagare i ticket sanitari – queste le sue parole – è evidente che le politiche basate soltanto sul rigore hanno totalmente fallito: il nuovo Governo Letta deve ripartire dal fisco, con nuove misure tese a rafforzare la lotta all’evasione, a ridurre il costo del lavoro e a sostenere il reddito reale di lavoratori e pensionati, rilanciando in questo modo anche i consumi».
PORDENONE Politiche attive del lavoro, nuova occupazione e sostegno alle imprese sono i temi portanti anche del Primo Maggio di Pordenone, aperto, come ormai da tradizione, con l’omaggio floreale al monumento ai caduti del lavoro. Numerosi anche i lavoratori e pensionati che hanno partecipato al corteo – presenti anche il presidente della Provincia Ciriani e molti sindaci – e seguito il comizio finale affidato al segretario territoriale della Cisl, Arturo Pellizzon, che ha spronato ad affrontare le difficoltà  – con Pordenone che paga un conto altissimo della crisi – tutti assieme e con uno slancio
replica ray bans sunglasses in avanti. Momento di raccoglimento anche per le vittime del lavoro, lavoratori ed imprenditori.