No alla svendita del contratto

Oggi Cisl e Csa hanno sottoscritto con la delegazione trattante un testo in merito al rinnovo al contratto del comparto Unico 2008-09. Normalmente la sigla di un accordo dovrebbe essere un fatto positivo. Non in questo caso: le sigle che l’hanno sottoscritto, infatti, rappresentano appena poco più del 30% dei lavoratori del comparto unico, e le norme vigenti prevedono che un testo di preintesa possa essere sottoscritto solo da chi rappresenta almeno il 51% dei lavoratori. Hanno firmato comunque, e la delegazione di parte pubblica l’ha permesso, in pieno spregio delle regole.
Nonostante ci sia in atto una richiesta di conciliazione davanti al Prefetto, procedura prevista per legge, la parte datoriale ha continuato il confronto, che doveva essere “congelato” in attesa dell’esito della procedura, e ha permesso che una parte minoritaria di rappresentanza sigli questo testo. Un semplice sgarbo istituzionale nei confronti del prefetto, o un ulteriore esempio della tracotanza di chi rappresenta i datori di lavoro al tavolo di trattativa?
Mentre Cgil, Uil, Ugl e Cisal hanno programmato le assemblee per confrontarsi con i destinatari del contratto, i due sindacati che hanno firmato non hanno sentito questa esigenza: dove sta la democrazia in questi comportamenti? Perché questa paura del confronto con i lavoratori? Non sono forse così sicuri della bontà di quanto si apprestavano a sottoscrivere?
Quanto al merito, ricordiamo che poco più di un mese fa era stata presentata una proposta unitaria. Perché questo sfilarsi improvviso di due sindacati che avevano sottoscritto quella proposta e che ora, senza una minima difesa di quei contenuti, si sono appiattiti sulle posizioni dei datori di lavoro, quale coerenza nella difesa dei diritti dei lavoratori? Oggi questo passo indietro, domani quanti altri?
Quello che esce da questo testo è la messa in discussione (anche da parte sindacale) del percorso del comparto unico, la riduzione dei diritti e delle risorse per i lavoratori. La svendita del contratto e del comparto si è compiuta e non ci può che rafforzare nella volontà di mobilitazione e contrasto annunciata nei giorni precedenti.