La Cgil a Tondo e Serracchiani: “Serve una legislatura costituente”

«Siamo qui per raccogliere le valutazioni dei due
candidati sulle nostre proposte e per sentire a nostra volta le loro, senza
pregiudizi. E’ inevitabile però partire da una valutazione su questa legislatura
e sui rapporti con chi ha governato, che non è una valutazione positiva». Queste le
parole con cui il segretario generale della Cgil Franco Belci ha “lanciato” il
primo confronto pubblico tra il governatore Renzo Tondo e Debora Serracchiani,
sua avversaria alle prossime elezioni regionali. i due sfidanti si sono
cimentati su quella “legislatura costituente” scelto dalla Cgil regionale come
tema del convegno, tenutosi questa mattina alla Stazione marittima alla
presenza della segretaria generale Susanna Camusso.
«Parliamo di legislatura costituente – ha spiegato Belci
aprendo i lavori – non solo per l’esigenza di mettere a punto una riforma degli
assetti istituzionali, ma anche perché è necessario riscrivere interi paragrafi
del patto sociale sul quale per anni si è fondato l’equilibrio della Regione.
Serve perciò una visione generale del modello di crescita, sorretta da un’idea
di coesione e di solidarietà  che sappia interpretare le aspirazioni e le
esigenze della collettività  attraverso i criteri della rappresentanza e della
mediazione degli interessi. Già  nell’attuale legislatura infatti, se ci fosse
stata una maggiore capacità  di ascolto, la Giunta avrebbe commesso meno errori
ed avremo avuto maggiori benefici per i cittadini».
Al centro dell’intervento del segretario non solo la
crisi e l’emergenza occupazione, ma anche i grandi temi dell’energia, del
rapporto tra industria e ambiente, della sanità . Sanità  sulla quale il
segretario ha ribadito il no della Cgil alla riforma approvata all’inizio dei
dicembre. Riforma della pubblica amministrazione; varo del piano energetico
regionale; ridefinizione degli incentivi alle imprese per sostenere
innovazione, internazionalizzazione e crescita dell’occupazione; programmi
straordinari di investimenti su edilizia popolare, edilizia scolastica,
ristrutturazione dei centri urbani e messa in sicurezza del territorio montano;
interventi legislativi contro gli appalti al massimo ribasso e contro la
deregulation del commercio, settore nel quale, per la Cgil, la Regione può e
deve tornare ad esercitare una competenza primaria, «per contrastare una
deregulation che non sta favorendo consumi e occupazione – ha denunciato Belci
– ma soltanto la precarizzazione del lavoro». Questo l’elenco delle priorità 
che la Cgil ha presentato a Tondo e Serracchiani. A stilarlo, con Belci, anche i
segretari provinciali Adriano Sincovich (Trieste), Paolo Liva (Gorizia),
Alessandro Forabosco (Udine) e Giuliana Pigozzo, oltre ai segretari regionali
di categoria Ezio Medeot (pensionati), Natalino Giacomini (scuola, università  e
ricerca) e Mattia Grion (credito e assicurazioni).