Garlatti, cifre in libertà 

Se avessimo un euro per ogni riforma promessa dal professor Garlatti, non avremmo problemi dirisorse per il rinnovo del contratto! I due anni di frenetica attività dell’assessore si sono contraddistinti per uncontinuo annuncio di riforme mentre nella sostanza non si riesce nemmeno achiudere il contratto. Intanto, i provvedimenti fatti dal governo nazionale eacriticamente applicati dalla Regione hanno di fatto già “causato” con ilblocco del turn over, 30 milioni di risparmio sulla posta lavoratori Compartounico (- 500 addetti in soli 3 anni), per contro mentre l’assessore sostieneche “siamo troppi” continua ad assumere interinali e a non stabilizzare iprecari.
Certo che come assessore al Personale infila una perla dietro l’altra. L’altrogiorno sui giornali, diversamente da quanto proposto al tavolo di trattativa,ha dichiarato di aver messo a disposizione 38milioni di euro per il rinnovo delcontratto ma seppur richieste, non abbiamo ancora visto nessuna tabella che neipotizzi la distribuzione. Ora, pur di rincorrere la legittima ma strabicarichiesta di un produttore di grappe nostrane, si infila in una serie dinumeri, nemmeno Marchionne sarebbe così Tafazzi da illustrare al mondo quantocosta un motore di una berlina piuttosto che quello di una panda, senzaillustrare adeguatamente le prestazioni maggiori di una sull’altra.
Di perla in perla, mescola peculiarità storiche e contrattuali dell’ente regionecome fossero un beneficio acquisito grazie al Comparto Unico ed esteso a tuttii lavoratori che ne fanno parte, e come se fossero questi a far “lievitare” icosti del comparto; così dicasi per le posizioni organizzative sulle quali nonc’è contrattazione ma scelta unilaterale delle singole Amministrazioni, se sonoquindi zero o centomila e quanto pesano sui costi, non è dovuto al contratto maalle scelte dei Datori di Lavoro, Garlatti è quindi inesatto e incompleto oppuremistificatore, nello “spiegare” i costi del contratto, scegliete voi il termine. L’ultima perla è il costo del personale, 700 milioni ci dice, mentre quandodiscutevamo sul 3,2% di aumento da applicare ai costi, il totale era di 602milioni, mentiva allora o adesso?
E ancora, non fa nessun confronto fra le sue prebende e quelle ad esempio deicolleghi di Lombardia e Veneto e non le facciamo noi, non è a colpi didemagogia che si risolvono le questioni e si chiudono i contratti. Ci spiacesolo constatare che le energie profuse nel predisporre i dati in risposta allasignora Nonino potevano essere meglio spese per trovare la sintesi finale trale volontà delle parti sul contratto. Ma forse questo non è fra i compiti dell’assessoreal Personale e alle Autonomie locali. Ma di chi allora?
Segreterie regionali Fp-Cgil, Uil-Fpl, Ugl, Cisal enti locali