Comparto, via alla consultazione

L’attivo dei delegati di Cgil, Uil, Cisal e Ugl Fvg ha deciso di raccogliere la sfida lanciata da Tondo, che ha dichiarato alla stampa che avrebbe considerato gli esiti delle prossime iniziative alla stregua di un referendum. Ebbene, gli daremo questo e quello!
Utilizzeremo una delle più democratiche forme di partecipazione per far sì che ogni lavoratore del Comparto possa dire la sua e agiremo poi di conseguenza. Nei prossimi giorni avvieremo una Consultazione che coinvolgerà tutti i dipendenti del Comparto unico. Chiederemo a tutti di esprimersi e di partecipare. Parleremo con tutti, spiegheremo a tutti le nostre ragioni. Chiederemo a tutti di esprimersi e di prendere una posizione netta e precisa con un “sì” o con un “no”. Saranno i lavoratori a decidere quale strada seguire e se con il voto, ci chiederanno di continuare a difendere stipendi e principi noi lo faremo. Fino in fondo. Fino allo sciopero generale ed oltre.
Siamo stati accusati dalla Cisl di essere faziosi, di far politica, di fare questioni di principio perdendo di vista i reali interessi dei lavoratori. Abbiamo risposto che, in materia contrattuale, i principi hanno anche implicazioni economiche e che i lavoratori avrebbero potuto giudicare da sé chi dice cosa, chi taglia gli stipendi e chi li difende ed anche quale sia la traduzione economica dei principi che difendiamo… Abbiamo risposto così qualche mese fa. Oggi rispondiamo nello stesso modo, consapevoli che gli effetti della svendita di principi e contratti sono già visibili, tangibili e chiari a chiunque.
Oggi la Cisl vuole svendere anche le Rsu. In molti enti del comparto sono decadute con conseguente difficoltà nel sostenere i lavoratori nelle loro problematiche o rivendicazioni. La Cisl ha chiesto di rinviare le elezioni per le nuove Rsu a dopo l’estate. Per noi no, sono troppo importanti le Rsu per attendere tanto! Le elezioni vanno fatte quanto prima e martedì 25, nell’incontro a tal fine già calendarizzato con i datori di lavoro, terremo con fermezza questa posizione. La Rsu è infatti strumento e voce di tutti i lavoratori anche (e soprattutto) di quei lavoratori che, pur non iscritti a un sindacato, con il voto, libero e democratico hanno scelto i propri rappresentanti presso i datori di lavoro.
La difesa delle Rsu  però non ci «distoglie l’attenzione dal contratto» come sostengono la Cisl e il Csa. Continueremo a difendere le Rsu senza distrarre nessuno da nulla, perché c’è un unico filo che lega tutto quel che accade nel Comparto e che si traduce nel tentativo dei datori di lavoro di comprimere e negare, prima ancora che gli stipendi, i diritti del lavoro, le forme di partecipazione, i momenti di confronto democratico.