Comparto bloccato, la Cgil attacca

Messaggero Veneto
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La Giunta regionale pensa a se stessa come a un monarca, e concepisce il ruolo dei Comuni e dei sindaci come semplici sudditi di questa monarchia». La Cgil torna all’attacco della giunta Tondo sul tormentato terreno del comparto unico: mentre le forze sindacali attendono una convocazione per iniziare la trattativa sul nuovo contratto in sede Areran, Alessandro Baldassi e Giancarlo Valent, della Cgil Fp, hanno criticato il comportamento della giunta e in particolare dell’assessore al personale Elio De Anna nella gestione del Comparto.
La normativa che ha consentito
get-gigs.com la creazione del Comparto e la possibilità  di devolvere poteri agli enti locali, scrivono i due esponenti della Cgil, offre la possibilità  di fornire «ai nostri concittadini servizi migliori in qualità  e quantità ». A fronte di questa «grande riforma, che colloca il Friuli Venezia Giulia in una posizione avanzatissima rispetto alle altre Regioni d’Italia, – hanno aggiunto – l’assessore De Anna e la nuova maggioranza hanno cominciato una manovra d’inversione a U che può portare le lancette del tempo all’indietro fino agli anni in cui la nostra Regione non aveva ancora il potere di legiferare in maniera esclusiva sull’ordinamento degli enti locali».
Baldassi e Valent citano, in particolare, la mancata erogazione di sette milioni di euro a sostegno dell’integrazione dei servizi tra i vari Comuni, l’abolizione degli Aster e la volontà  di abolire le Comunità  Montane, la sottostima dei fondi da destinare al sistema delle Autonomie Locali, e l’eccesso di vincoli posti agli Enti sul modo di utilizzare le
fake ray ban sunglasses uk loro risorse.
Si tratta, hanno spiegato i sindacalisti, «di un’operazione d’iper-centralismo che rischia di causare un forte arretramento istituzionale e di indebolire la capacità  di erogare buoni servizi all’utenza».
Critiche sono state espresse anche per la mancata convocazione delle forze sindacali per la trattativa sul rinnovo del contratto 2008-2009 per i 3mila dipendenti della Regione e per dodici mila dipendenti degli enti locali del Friuli Venezia Giulia: la proposta d’incremento salariale del tre per cento, avanzata dalla giunta, è poi stata definita «assolutamente inaccettabile« dal sindacato, che ha invece chiesto un aumento pari al sei per cento. (Alessandro Martegani)

Il Piccolo
Dopo una settimana di silenzio Elio De Anna risponde alla proposta della Cgil di aumentare del 6% le paghe dei 15mila dipendenti pubblici con la controproposta della Regione: il +3%. Distanze abissali riassunte in un immediato intervento dei segretari regionali della funzione pubblica Alessandro Baldassi e Giancarlo Valent che bocciano l’assessore al Personale giudicando «inaccettabile« la «sua« percentuale d’incremento degli stipendi. «Sembra che ci siano due De Anna – affermano i sindacalisti della Cgil -:
nike air max bw pas cherquello che faceva il presidente della Provincia di Pordenone, fortemente schierato a favore dell’associazionismo e del comparto unico, e quello regionale, collocato invece su posizioni opposte». La Cgil riepiloga quindi le critiche degli ultimi giorni, quelle che parlano di una giunta Tondo «incamminata su una strada che può portare a una messa in crisi del processo di associazionismo avviato con grande velocità  e ottimi risultati dalla riforma introdotta dalla legge 1 del 2006».
Nel mirino di Baldassi e Valent c’è «un’inversione di rotta« espressa «dalla cancellazione dei 7 milioni a sostegno dell’integrazione dei servizi tra i Comuni, soldi garantiti da un formale accordo con la giunta precedente ma mai erogati dalla nuova, l’abolizione degli Aster, la volontà  annunciata di abrogare le Comunità  montane, la sottostima dei fondi da destinare al sistema delle autonomie, lo straordinario eccesso di vincoli posti ai Comuni su come utilizzzare le risorse». L’accusa è quella del centralismo, «con una giunta che pensa a se stessa come a un monarca e concepisce il ruolo dei Comuni e dei sindaci come semplici sudditi». «Un’operazione di ipercentralismo – insiste la Cgil – che rischia di causare un forte arretramento istituzionale e di indebolire la capacità  di erogare buoni servizi all’utenza».
De Anna? «Bocciato. Sul contratto unico – sostengono Baldassi e Valent – l’assessore
draka-fileca.frnon è ancora riuscito a far partire di un solo metro la trattativa con Cgil, Cisl e Uil, che nel marzo 2008 hanno formalmente presentato le richieste unitarie per il nuovo contratto 2008-2009 per i 3mila dipendenti della Regione e i 12mila degli enti locali». Il +3%? «Inaccettabile. L’inflazione reale accertata nel solo 2008 sfiora il 4%. A questa va aggiunto il recupero dell’inflazione reale del biennio 06/07 e l’inflazione del 2009. Basta l’aritmetica delle scuole elementari per capire come la proposta del 3% non sia praticabile perché falcidia il potere d’acquisto dei salari». (m.b.)