Accordo su premi e buoni pasto di Palazzo

(dal Piccolo, Regione) di Roberto Urizio
Arriva la fumata bianca nella trattativa tra Regione e sindacati su premialità  e indennità  di mensa. Le parti si sono incontrate ieri mattina, aggiornando poi la riunione al pomeriggio, arrivando in serata alla firma. Due sostanzialmente i risultati raggiunti: definizione dei premi, con la corresponsione degli arretrati maturati dal 2011, e tagli agli importi dei bonus pasti, che comporteranno per la Regione un dimezzamento della spesa (da 5 a 2,6 milioni).
Più nel dettaglio i premi legati agli obiettivi individuali raggiunti ammontano per il 2011 a 2,6 milioni (gli importi vanno da 649 e 873 euro lordi) mentre per 2012 e 2013 si arriva a quasi 2,8 milioni di euro con premialità  individuali che oscillano da 710 a 954 euro per il 2012, mentre per il 2013 la quantificazione verrà  definita sulla base della valutazione che i dirigenti devono ancora completare. Rimangono ancora da definire le risorse a disposizione della premialità  per l’anno in corso. Il nodo mensa è stato sciolto con la soluzione dei buoni pasti giornalieri da 7 euro, con una sperimentazione triennale che partirà  dal prossimo 1° gennaio, rispetto agli attuali 11 euro per i dirigenti e 11,70 euro per i non dirigenti che venivano inseriti direttamente in busta paga con un costo per la Regione di 15,50 euro. Come detto, il costo per questa voce passerà  da 5 a 2,6 milioni di euro.
Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cisal enti locali Fvg e Ugl hanno chiesto alla Regione di utilizzare le risorse risparmiate per interventi di contrasto al disagio dovuto alla crisi. «Apprezziamo il senso di solidarietà  che ispira questa indicazione, assicurando impegno per dare concretezza e massima efficacia alle azioni tese a perseguire questo obiettivo« afferma il direttore generale, Roberto Finardi, in una nota congiunta di Regione e sigle sindacali. Le parti presenti hanno inoltre concordato di avviare un ragionamento sulla rivisitazione complessiva della contrattazione collettiva decentrata integrativa, sia per adeguarla al rinnovato contesto normativo di riferimento che per rafforzare l’obiettivo di innovare la funzione pubblica.
Soddisfatta per l’accordo la governatrice Serracchiani. «È un primo e importante passo – commenta – in un percorso di riforma del pubblico impiego regionale, raggiunto attraverso un confronto corretto. Positiva l’intesa sulla destinazione dei risparmi di spesa». Secondo la presidente «l’accordo porta ad una oggettiva normalità  la questione dell’indennità  di mensa, definendo un buono pasto che si allinea finalmente agli importi decisi da Roma». L’assessore alla Funzione pubblica, Paolo Panontin, esprime «riconoscimento per l’atteggiamento responsabile dei rappresentanti dei lavoratori pubblici. Il confronto è stato condotto nel rispetto dei ruoli ma con la volontà  di raggiungere il comune obiettivo di valorizzare il personale e farlo sentire parte di un progetto per rendere più efficiente e funzionale l’apparato pubblico».